Cassa Malati

Il problema: la cassa malati di base pesa troppo sul reddito delle famiglie e offre sempre meno prestazioni

La soluzione: “SÌ A UNA CASSA MALATI UNICA, NO ALLO STRAPOTERE DELLE CASSE PRIVATE”

Di cosa parliamo?

La prendo da lontano: siamo nati senza che noi lo volessimo e senza che lo vogliamo soffriamo. Questi sono i due punti cardine che stanno alla base delle assicurazioni malattia.

Tutti hanno un bisogno innato di fuggire dal dolore, si potrebbe dire che è una caratteristica propria dell’essere umano. Però visto che nessuno può vietare a qualcun altro di interrompere la propria vita a causa del dolore si pone il problema di chi deve contribuire alle cure del del malato. Senza che diventi semplicemente un drogato perchè al posto di curarlo gli si danno antidolorifici.

Il problema finanziario

La medicina costa. Sorattutto quella che ci ha permesso di ottenere una speranza di vita alta come quella che c’è in Svizzera, oggi attorno agli 80 anni. Potrebbe costare in parte di meno, perchè in Svizzera molti prezzi sono tenuti artificialmente alti dalle industrie farmaceutiche (basta fare il confronto con l’estero!). Però i costi rimangono: ci sono medici, gli infermieri da pagare, le strutture da costruire e mantenere, la ricerca da finanziarie, ecc.

A causa della premessa detta prima – non si può pretendere che una persona si suicidi – la medicina ha un funzionamento finanziario particolare. Non ha una logica di mercato “normale”: invce di decidere chi curare in base a quanto è disposto a pagare, si cura chi sta più male. I malati  meno gravi non hanno la precedenza, anche se sono disposti a pagare di più.

Questo sistema (ti curo perchè stai male e non perchè sei ricco) non è adottato in tutto il mondo. In Europa è però dominante, il sentimento di giustizia europeo in questo senso è comune: le cure di base vanno garantite a tutti indipendentemente dal loro reddito. Quelle “lussuose” invece ognuno se le gestisce da sè (in Svizzera con l’assicurazione malattia complementare).

I temi principali del dibattito politico

l dibattito politico si concentra quindi su due punti: che contributo oguno deve dare alla spesa sanitaria nazionale e quali sono le cure garantite dall’assicurazione di base.

Il premio

Le cure mediche di base non sono garantite dalle imposte, ma da un’assicurazione. Si paga quindi un premio uguale per tutti. In realtà ognuno può pagare il premio secondo le sue esigenze (franchigia alta o bassa, ecc.) e chi è più povero riceve sussidi cantonali per far fronte alle spese mediche. Di principio non c’è però una differenziazione in base al reddito.

Questo significa concretamente una sola cosa: chi è più ricco ha più facilità  garantirsi le cure mediche. Se quindi una persona ha la sfortuna di nascere in una famiglia povera e non è in grado di avere un lavoro molto ben remunerato, beh, dovrà nella vita accettare che probabilmente sarà svantaggiato nella salute rispetto a chi è nato in una famiglia facoltosa.

Questo va cambiato. La popolazione svizzera una decina di anni fa rifiutò una votazione in tal senso. Ora stiamo cercando di imporre una cassa malati unica, che farà di sicuro calare i premi d’assicurazione. L’obiettivo resta comunque uno:  avere cure mediche garantite in base al reddito.

Le cure garantite

Questo argomento è spinosissimo, ci sono un’infinità di malattie e un’infinità di cure. Alcune cure mancanti da quelle coperte dalla cassa malati sono però ecclatanti: l’apparecchio per i denti, gli occhiali da vista, determinati trattamenti ospedalieri

Il cittadino deve assumere queste spese da solo opure stipulare una “complementare”. Questa è un’assicurazione privata, a scopo di lucro, che di solito è imparentata con quella di base (che invece non può, per legge, fare utile). Ridurre le cure garantite delle casse di base significa aumentare quelle coperte dale casse private, è quindi un arricchimento sulla nostra pelle.

Io combatto anche la diminuzione di prestazioni fornite dalla cassa malati di base, poichè più le prestazioni passano in mano alle casse malati complementari private più il rischio che si curi di più i ricchi invece dei malati gravi diventa ampio. E questo lo tirengo ingiusto.