Paso doble nel PS – dramma politico

Ed eccoci qua, in due giorni due notizie da far rabbrividire. Presidente del partito e candidato al senato ritirati in meno di 24 ore. Partito spaccato a metà, con una lettura complicatissima da inquadrare, poichè:

– il nostro ministro è europeista

– una parte della destra del partito si è schierata a favore dell’iniziativa del 9 febbraio

– la sinistra del partito è pronta a votare contro una revisione dell’iniziativa del 9 febbraio.

– la base della sinistra vota personalità che escono dagli schemi classici del partito. E c’è il gelo.

Dico solo due cose, nella libertà che questo mio sito mi concede.

a) Mi sento politicamente ben rappresentato da Jacques Ducry, anche se vedo la differenza tra un radicale vecchio stampo e la socialdemocrazia in cui mi identifico. Ma il suo essere libero pensatore per me è una cosa molto importante. Il fatto che si tolga dal gioco fa male.

b) Secondo me Saverio Lurati ha fatto un buon lavoro in questi anni di presidenza. Fa male anche che abbia deciso di andarsene. Sopratutto: c’è ora un segretario e una sezione giovanile (cosa che io anni fa avversavo, ma che mi rendo conto essere fondamentale). Il partito si è rinvigorito. Ma alcune questioni di posizionamento politico non sono state messe sul piatto in modo deciso. È una strategia comprensibile, ma ora purtroppo si è arrivati alla frutta. Capisco quindi che abbia lasciato, sebbene non condivida io la cosa.

C’è una generazione di mezzo che ora deve prendere le redini, che deve prendersi la sua responsabilità verso la società. Devono indicarci la strada.