Tettamanti, e se nel Medioevo ci stessimo tornando sul serio?
Tito Tettamanti sta sul mio comodino da tanti anni. Era il 2005 quando Paolo Pamini mi regalò il suo “I sette peccati del capitale” (Sperling & Kupfer, 2002). L’ho letto con passione, senza riuscire a condividerne nemmeno una parola. Ma l’ho lasciato là, di fianco al mio letto, a buona
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