Finalmente anche io sul Mattino della domenica!!!

E alla fine l’articolessa contro di me sul Mattino è arrivata. Deve essere che ho preso un nervo scoperto!

Come molti sanno sto cercando di lanciare un ricorso contro la legge sulla copertura del volto. La chiamano legge antiburka, anche se in realtà non vieta il burka (c’è una eccezione per le manifestazioni religiose), mentre vieta di coprirsi il volto a chi vuole dare messaggi politici, ma rischia repressioni.

Mi hanno detto che sono a favore dei black-bloc. Niente di più falso. Io sono contro la violenza. Vorrei però che (per fare un esempio) si possa ancora fare satira per strada. Là la maschera è importante. Sia per rappresentare il cittadino-zero, sia per chi rischia di essere fortemente stigmatizzato. La democrazia può anche essere una maschera bianca.

D’altronde se notate bene l’articolessa leghista è scritta proprio sotto copertura! “Il folletto verde”, chi sarà? Boh, Nessuno lo sa. Paradossalmente fanno sul loro giornale proprio quello per cui lotto io per la strada: garantire l’anonimato nella lotta satirica politica!

Contro il mio ricorso hanno scritto tutta una filippica sulla Corte dei Diritti dell’Uomo. Dicono che ha approvato la legge sulla copertura del volto, copiata da quella francese. Ma fanno i conti senza l’oste: la nostra Costituzione (quella Svizzera, non quella francese di cui però parlano sempre con orgoglio i leghisti). Quella sentenza della Corte non tocca la questione dei diritti di libera espressione politica. Il tema che sollevo io non è quindi mai stato discusso dai tribunali.

Soprattutto oggi, nella società mediatizzata, è pericoloso rendere illegale l’esposizione del pensiero politico con l’aiuto di una maschera in piazza (e non parlo certo di manifestazioni black-bloc!).

Mentre loro candidano anatre zoppe al Consiglio Federale qua si cerca di lavorare giorno e notte per la democrazia, ma evidentemente dà fastidio.

Filippo Contarini, giurista

Pubblicato su gas.social il 14.12.2015