Adozioni gay, errare humanum est, perseverare…

Il 10 giugno scorso ho cercato di analizzare la situazione dell’adozione gay in Svizzera (vedi qui). L’oggetto dell’articolo era una sentenza del Tribunale Federale (TF) che rifiutava di allargare la legge sull’unione registrata alle adozioni da parte di coppie omosessuali.

Il TF è stato allora poco coraggioso, ne fece una questione formale e rimise la palla nel campo del parlamento, dicendo che se adozioni gay devono esserci, queste devono essere avallate dai rappresentanti del popolo a Berna. Ora le associazioni gay e lesbiche hanno presentato una petizione per tastare il polso al parlamento e questo ha rigorosamente (come al solito) risposto picche.

La motivazione suona alquanto banale, soprattutto pensando che sono rappresentanti del popolo eletti per interessarsi dei problemi del quotidiano in modo critico e approfondito. Ebbene, il parlamento è riuscito a sostenere che i bambini di coppie omosessuali hanno problemi di crescita a causa dell’identità sessuale non eterosessuale dei genitori. Sostenere questa motivazione è grave, gravissimo. Perché i parlamentari che dicono ciò decidono di indossare i panni dell’esperto psichiatra distruggendo nel contempo decenni di ricerche su questo campo. Ricerche che, costantemente e unanimemente, dimostrano che di problemi nella crescita per i bambini di coppie omosessuali non ce n’è nemmeno l’ombra.

Basta una sola frase per riassumere tutto ciò che i nostri parlamentari ignorano: “raramente c’è tanto consenso in un’area delle scienze sociali come nel caso della genitorialità gay ed è per questo che l’Accademia americana di pediatria e di tutte le principali organizzazioni professionali con esperienza nel benessere dei bambini hanno pubblicato rapporti e risoluzioni a sostegno di diritti parentali per gli omosessuali” (Professoressa Judith Stacey, New York University, http://www.psychology.org.au/Assets/Files/LGBT-Families-Lit-Review.pdf [pagina 7, mia traduzione]). Queste organizzazioni comprendono l’Accademia americana di psichiatria infantile e dell’adolescenza, l’Accademia americana di psichiatria, l’Associazione americana di psicologia, l’Associazione americana di psicoanalisi, l’Associazione nazionale degli assistenti sociali, la Lega americana per il benessere del bambino, il Consiglio nordamericano sui bambini adottabili e l’Associazione candese di psicologia.

Insomma, abbiamo un parlamento formato da persone che invece di farsi guidare dalla scienza, si lasciano prendere dal pregiudizio e dal facile moralismo. In tutto ciò per fortuna una buona notizia c’è: il PS ha sostenuto all’unanimità la petizione. A buon intenditore…

Filippo Contarini,

candidato al Consiglio nazionale per il Partito Socialista

pubblicato su ticinolibero.ch il 30.9.2011